Consiglieri di opposizione in Commissione Sanità: “Formazione OSS, serve riforma vera e non provvedimenti emergenziali a rischio di impugnazioni e vertenze”

28 aprile 2022

(Arv) Venezia 28 apr. 2022 - “Attorno alla figura degli Operatori Socio-Sanitari va fatto un lavoro di riordino serio e condiviso del loro profilo professionale e della loro formazione. Altrimenti, come nel caso di questo provvedimento di Giunta, il rischio è di incorrere in vertenze e impugnazioni che inasprirebbero il clima e aumenterebbero i problemi per le strutture”. Questa la presa di posizione dei Consiglieri regionali di opposizione e componenti della Commissione Politiche Sociosanitarie Anna Maria Bigon e Francesca Zottis (Partito Democratico), Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo), Erika Baldin (Movimento 5 Stelle) e Arturo Lorenzoni (Gruppo misto), a margine della seduta che aveva all’ordine del giorno l’illustrazione del Parere alla Giunta regionale n. 163 del 14 aprile 2022 “Approvazione percorso di 'Formazione complementare in assistenza sanitaria dell'Operatore Socio-Sanitario' e delle modalità organizzative di attuazione dei corsi di formazione”.

“Se da un lato - spiegano i Consiglieri - è positiva la convocazione delle audizioni che devono essere fatte sia con gli ordini che con le rappresentanze sindacali, permangono tuttavia forti dubbi sull'applicabilità della delibera. La strada maestra è, a nostro avviso, quella di una riforma in materia, già peraltro prevista dal disegno legge attualmente in discussione al Senato e presentato dall'On. Paola Boldrini. Deve essere inoltre prioritario l'aumento del numero di posti nei percorsi universitari degli infermieri ed è indispensabile che la formazione non sia slegata dagli aspetti contrattuali e relativi all'organizzazione del lavoro”.

“Serve insomma una valorizzazione a tutto campo delle figure sanitarie e sociosanitarie - concludono i Consiglieri - e non un’operazione emergenziale che rischia di produrre ulteriori criticità”.